PATENTINI DI SALDATORE

PATENTINI DI SALDATORE

Nella fase di qualificazione dei saldatori si deve valutare in modo particolare I’abilità manuale dei saldatori nel maneggiare l’elettrodo/torcia di saldatura/cannello di saldatura, al fine di ottenere una saldatura di qualità accettabile.

L’iter per la certificazione di saldatore è suddiviso in diverse fasi:

  • Il saldatore svolge una prova pratica di saldatura su una piastra o su un tubo in presenza di un ’ispettore autorizzato; il saggio di prova dovrà essere saldato secondo una Specifica di saldatura o WPS, che ne identifica il campo di validità (spessori, modalità di saldatura, tipologie di giunti, …).
  • In base alle diverse tipologie, il giunto saldato sarà sottoposto a prove distruttive e/o non distruttive(Prova di frattura, Radiografia, …)
  • L’esito delle prove, e quindi il superamento dei requisiti richiesti dalle diverse normative Uni En, determina il rilascio del Patentino.

La certificazione dei saldatori, o patentino dei saldatori, dura due anni, trascorsi i quali il saldatore dovrà procedere al rinnovo del patentino rieseguendo, alla presenza di un nostro tecnico qualificato le stesse prove di saldatura realizzate in fase di certificazione.

Ad ogni patentino deve essere abbinata una WPS – Specifica di procedura di saldatura ( Documento che fornisce in modo dettagliato le variabili specifiche per un’ applicazione specifica )

Le norme europee offrono una serie di regole tecniche per una prova di qualificazione sistematica del saldatore, e fa in modo che tali qualificazioni siano accettate in modo uniforme, indipendentemente dal tipo di prodotto, dal luogo e dall’esaminatore / organismo d’esame.

Il principio di queste norme è che una prova di qualificazione forma il saldatore non solo per le condizioni usate nella prova, ma anche per tutti i giunti che sono considerati più facili da saldare.

Il tipo di patentino di saldatura è determinato combinando delle variabili essenziali. Per ciascuna di queste variabili è definito il campo di validità della qualificazione.

Le variabili essenziali sono le seguenti:

  • procedimento di saldatura;
  • tipo di prodotto (lamiera e tubo);
  • tipo di giunto (testa a testa e d’angolo):
  • gruppo di metallo base;
  • metallo d’apporto di saldatura;
  • dimensioni (spessore e diametro esterno del tubo);
  • posizione di saldatura;
  • particolari di saldatura (sostegno, saldatura da un solo lato, saldatura da ambedue i lati, strato unico, strati multipli, saldatura a sinistra, saldatura a destra).

Tutti i saggi di prova devono essere saldati usando le variabili essenziali in modo indipendente. Se il saldatore effettua saldature al di fuori del campo di validità della qualificazione, è necessaria una nuova prova di qualificazione.

La prova di qualificazione deve essere eseguita su lamiera o su tubo. I criteri che si devono applicare sono i seguenti:

  • le saldature su tubi di diametro esterno D> 25 mm coprono le saldature su lamiere (prima importante differenza);
  • le saldature su lamiere coprono le saldature su tubo se sono soddisfatti alcuni recquisiti:
    • di diametro est.D>=150 mm, solo per alcune posizioni di saldatira
    • di diametro est.D>500 mm, per tutte le posizioni di saldatura.

La prova di qualificazione dei saldatori è basata sullo spessore del materiale e sui diametri esterni dei tubi; Tali spessori determinano i campi di validità della qualificazione. A seconda del tipo di giunto e della posizione il range di validità può essere più o meno ampio.

I saggi di prova devono essere saldati in conformità agli angoli nominali delle posizioni di saldatura della EN IS0 694.

Generalmente la posizione di saldatura più difficile qualifica per le posizioni ritenute più facili

Per esempio la posizione con tubo ad asse inclinato a 45° saldato con tecnica in ascendente (H-L045) qualifica tutte le posizioni eccetto quelle con tecnica in discendente (PG e J-L045).